ASofia è un vino che ha vinto premi sia in Svezia che in Italia. Nella guida italiana Vinibuoni d’Italia 2018, ha ricevuto il punteggio più alto, quattro stelle su quattro, e ha ricevuto il prestigioso titolo “un vino da non perdere”. In più, ha preso la medaglia d’argento nel Vinordic Wine Challenge 2019, una competizione riconosciuta a livello internazionale.
ASofia è il primo vino prodotto da Sofia Ruhne quando ha preso in mano l’azienda del padre. L’idea era di produrre un vino naturale con la minore influenza possibile dall’esterno. La visione era di fare un vino che rispecchiasse Terreno nel modo più onesto possibile. Il vino è quindi composto al 100% del vitigno Sangiovese, raccolto nel campo più vecchio dell’azienda e prodotto senza alcun additivo di solfiti nella cantina.
Durante la produzione di ASofia ho imparato la cosa che forse è la più importante di tutte quando si fa il vino: la pazienza.
– Sofia Ruhne
Come è nata l’idea del vino ASofia?
Durante i miei primi anni a Terreno ho ottenuto un barrique con cui lavorare per imparare la vinificazione. La prima cosa che volevo imparare era l’influenza dei solfiti sul vino. Abbiamo usato il Sangiovese da uno dei nostri campi più vecchi completamente senza aggiungere solfiti per vedere come si è sviluppato il vino. Dopo un anno il vino non era per niente piacevole. Si notava che aveva bisogno di tempo e lo abbiamo lasciato per altri due anni. Fuori è sbocciato un Sangiovese di straordinaria bellezza che riflette in modo piacevole il territorio e il terroir della valle di Greve. Ho imparato la cosa che forse è la più importante di tutte quando si fa il vino: la pazienza. Di non giudicare mai un vino perché al momento sembra sbilanciato perché i vini veramente buoni richiedono tempi lunghi. In più, ho imparato che l’uso dei solfiti nella vinificazione non è sempre una brutta cosa. Oggi aggiungiamo un tocco di solfiti durante l’imbottigliamento in modo di evitare che la qualità venga distrutta durante il trasporto o l’invecchiamento.
Che tipo di vino è?
La visione era di fare un vino che rispecchiasse Terreno nel modo più onesto possibile. Il vino è quindi composto al 100% del vitigno Sangiovese, raccolto nel campo più vecchio dell’azienda e fatto senza alcun additivo di solfiti nella cantina. Le uve prendono il sapore delle erbe che crescono nel vigneto e il fatto che vengano raccolte tardi da al vino un seducente sapore di ciliegia matura.
Quale è il modo migliore per degustarlo?
Questo è un vino che può essere degustato da solo, come vino da meditazione o con un pezzo di pecorino stagionato. Tuttavia, è anche il vino perfetto per i sapori ricchi dell’autunno e i mesi freddi.
Quale è l’abbinamento migliore?
In Toscana si trova un tartufo molto buono e un risotto al tartufo si abbina bene con il carattere elegante di ASofia.